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Bonus mobilità il giorno dopo

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bonus mobilità

Siamo alle solite Calimero! Tu non sei nero, sei solo sporco!
Ve la ricordate la pubblicità di un noto detersivo nei Carosello degli anni 60? 

Il Ministero dell’Ambiente non è nero, è solo sporco! Con la procedura del bonus mobilità ha raggiunto l’apice della inefficienza: Matteo Flora (link al suo video) ha messo in luce la pessima gestione di un evento che è stato varato nel maggio scorso e che ha visto passare 5 mesi sufficienti per organizzare al meglio il click day.

I problemi non sono stati dei cittadini che hanno dovuto passare una giornata davanti al monitor del proprio pc.

1. incredibile che ci si debba mettere in fila online: il ministero sapeva di questa cosa e l’unica cosa che ha saputo fare è stato delegare ad un servizio web esterno che ha “messo in fila” centinaia di migliaia di persone

2. Qualcuno ha deciso di affidare a dei concessionari il servizio SPID (Poste, Infocert e altri) senza chiedere a questi di adeguare i propri sistemi per un afflusso contemporaneo così grande. Ci vogliono moltissimi soldi per gestire un evento simile che avviene ogni tot anni (forse) ed i concessionari  è normale che non possano spenderli per adeguarsi. Il ministero ha così scaricato la colpa ai sistemi di SPID.

3. Giorgio Taverniti di FastForward (link al video) ha segnalato questo: fino alla mezzanotte del 2 novembre esisteva un link nei risultati di ricerca Google, che usciva PRIMA di quello del ministero, che aveva l’accento sulla a di mobilità (bonusmobilità.it) e rimandava ad un sito pieno zeppo di pubblicità e chissà se poi contenesse azioni di phishing per rubare dati. Quello buono era ed è bonusmobilita.it: come d’incanto, dopo la segnalazione, al mattino di ieri 3 novembre il sito con l’accento redirigeva sul sito del ministero.
Ci troviamo quindi ad avere a che fare ancora una volta con degli sprovveduti alla guida del paese.