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Ce l’hai WhatsApp?

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“Te lo mando, te lo scrivo su WhatsApp” è la frase ricorrente fra persone.

Moltissima della nostra comunicazione scritta avviene oggi scambiando brevi righe di messaggi istantanei con applicazioni come WhatsApp.Questa forma di chat va benissimo per stabilire appuntamenti, inviarsi reminder, salutarsi.

Ma se volessimo esprimere appena un solo pensiero avremmo bisogno almeno di un intero paragrafo per farci capire; un’informazione congrua e sufficientemente esaustiva non può essere comunicata con un messaggio di qualche parola. Anche la segnalazione di un video di YouTube è più interessante se corredata da un pensiero sul perché il video ha suscitato un’emozione.

I famigerati gruppi di Whatsapp, ai quali ti associano senza consenso, sono una splendida ammucchiata molto simile alle chiacchierate fatte al bar con un gruppo di amici o conoscenti: ognuno dice la sua, alcuni si distraggono, qualcuno parla direttamente con un altra persona, le frasi si accavallano, il rumore esterno completa la confusione. In queste condizione esprimere un pensiero compiuto è molto difficile specie se ci si trova in auto, in famiglia, in attesa di un mezzo pubblico, al lavoro, in una riunione ed in mille altre situazioni assai scomode per leggere, capire, riflettere e rispondere.

Anche l’annuncio di notizie o la segnalazione di un articolo di giornale pretende un’attenzione che molto spesso, per chi normalmente ha qualcosa da fare durante la giornata, è difficile da applicare. Quando ricevo un messaggio istantaneo mi viene sempre da dire “scrivimi un’e-mail“, e sai perché? Semplice! Se hai qualcosa di importante da dirmi, se vuoi chiedermi o spiegarmi qualcosa metti insieme uno o due pensieri e fammeli leggere: tu ti spieghi meglio ed io capisco meglio.

Se scrivi e spieghi compiutamente il tuo pensiero mi aiuti a capire perché, davanti al pc, annoto, cerco correlazioni, mi faccio un’idea e poi rispondo altrettanto compiutamente. Ho l’applicazione Notebook di Zoho che mi agevola molto e mi aiuta a conservare le email importanti o da elaborare, mi consente di annotare perfino i files pdf, mi ricorda cose, mi permette di scrivere tutto ciò che desidero: risposte, riflessioni che posso elaborare con l’aiuto dei tanti documenti che conservo lì, ordinati e catalogati per interesse, urgenza, attività.

Un modo per ordinare la propria vita, usare efficacemente il metodo GTD (Getting Things Done), controllare più agevolmente  il grande flusso di informazioni che quotidianamente ci sommerge e rendere efficaci le nostre azioni conseguenti: ciò significa essere più produttivi!

Provalo, sperimentalo, poi magari chiedimi anche qualcosa a riguardo: sarò lieto di risponderti.