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Ciclovia AIDA e #pedaliunitiditalia, con Michele Cremonesi

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ciclovia AIDA

Legenda
F: Filippo Catania
M: Michele Cremonesi

Michele Cremonesi, 32 anni, Milanese, Digital Project Manager, Socio FIAB già a 16 anni e Cicloturista a 19, é stato vice-presidente di FIAB Milano per due anni e ha fondato con altri soci il progetto “Ciclovia AIDA – Alta Italia da Attraversare”; è Coordinatore della campagna FIAB #pedaliunitidItalia.

M: grazie mille per il tuo invito

F: Grazie a te. Sono contento di averti a pedalognigiorno per parlare di Pedali Uniti d’Italia.

Io so che gli associazioni aderenti alla federazione si sono impegnate moltissimo durante questo periodo di emergenza svolgendo davvero tante azioni: beneficenza, solidarietà, ma anche proposte per la mobilità nelle città. Durante la fase 2 dell’emergenza e questa di Pedali Uniti d’Italia è l’ennesima, ma davvero molto interessante.

Puoi spiegarci cos’è e soprattutto le motivazioni che vi hanno spinto a prendere questa iniziativa?

M: Certamente sì. Esattamente come dici tu: fiab-onlus in questo periodo di lockdown si è interrogata su che tipo di iniziative potesse promuovere per dare il suo contributo e quindi, se da un lato giustamente ricordavi c’è tutto il dibattito sulla mobilità urbana, sulla mobilità della fase 2, di come evitare che ci sia il ritorno dell’auto, paradigma nelle città, io invece mi sono occupato sul fronte del cicloturismo. Siamo di fronte all’estate 2020 che avrà tantissime incognite però purtroppo ha già una certezza: il settore turistico e soprattutto le strutture ricettive dovranno affrontare una forte crisi perché basti pensare che difficilmente avremmo turisti stranieri sul territorio italiano. Al contempo anche noi turisti cicloviaggiatori dovremmo rivedere un po’ le nostre abitudini perché difficilmente potremmo viaggiare all’estero prendendo mezzi come gli aerei. Noi di FIAB abbiamo avuto l’accensione della lampadina e abbiamo capito che le vacanze in bicicletta potrebbero essere veramente la soluzione e quindi provare a cambiare una situazione sfavorevole in una opportunità per promuovere il cicloturismo: al contempo dare una mano alle strutture alberghiere e del territorio nazionale. Con queste premesse è nata la campagna #pedaliunitiditalia.

F: in che modo contribuirete alla alla promozione delle strutture?

M: Il meccanismo è molto semplice ed è una sorta di dichiarazione di presa di impegno con se stessi per cui, aderendo alla campagna, una persona può impegnarsi veramente ad esplorare il territorio italiano facendo una vacanza in bicicletta. La campagna si può trovare su Google, ma anche sul sito www.fiab-onlus.it dove c’è un piccolo questionario per poi poter lasciare il proprio nome cognome e unirsi alle circa duemila persone che hanno già sottoscritto la campagna nelle due settimane circa di lancio. Questa sicuramente è la prima dinamica di azione: poi ti racconto invece la seconda, forse ancora più interessante, perché ci siamo sentiti desiderosi di diventare un collettore di tutte quelle realtà che a vario titolo e da molti anni si battono per rendere il cicloturismo una alternativa concreta al turismo che non ci piace: il turismo insostenibile, il turismo troppo veloce. Noi crediamo da anni nei benefici economici, di salute, di rigenerazione dei territori del cicloturismo e allora abbiamo deciso proprio con la loro coesione a #pedaliunitiditalia di invitare e coinvolgere tutti gli attori del cicloturismo: le ciclovie nazionali, quelle facenti parte di Bicitalia piuttosto che le altre gestite dal ministero. Parliamo della Ciclovia Adriatica, della Tirrenica e di molte altre comprese quelle regionali. Quindi, pensando a tutto il territorio nazionale, ci sono anche player che magari sono aziende benemerite e mi viene da citare Ediciclo che di recente ha compiuto i 30 anni di attività: anche questo prestigioso editore ha dato un grande contributo a diffondere la realtà del cicloturismo. Se gli ascoltatori andranno sulla pagina della campagna potranno vedere tutti i loghi di coloro che hanno aderito come sostenitori di questa iniziativa compreso il patrocinio ufficiale di Regione Toscana sperando che altre regioni seguano l’esempio.

#pedaliunitiditalia

F: a questo punto non posso non chiederti di AIDA Alta Italia Da Attraversare: è una splendida ciclovia che collega Torino a Trieste passando per città come Milano, Verona, Venezia. Aida è inserita nella rete bicitalia e voglio ricordare che la rete bicitalia di FIAB è stata adottata dal SCTN Sistema delle Ciclovie Turistiche Nazionali contemplato nella legge 2 del 2018 per la mobilità ciclistica. Ho visto sul sito di AIDA che almeno il 50% della ciclovia esiste già e bisogna solo unire i tracciati esistenti: la cosa affascinante è che questo ha unito in un modo molto interessante territori, culture, tradizioni, ma mi intriga molto il fatto che avete allacciato un filo rosso tra le persone, tra gli abitanti.

M: certo certo assolutamente. Questa è una delle cose penso più importanti dell’operazione AIDA dove veramente l’aspetto di comunità è il concetto a cui ci riferiamo: ad esempio gli albergatori che hanno creduto dando dei pernottamenti omaggio durante il periodo del crowdfunding, i ristoratori che si possono incontrare sia nei quartieri delle città attraversate piuttosto che nei piccoli borghi, parlo anche di tanti piccoli comuni che si stanno ritrovando ad essere dei crocevia di una rete più grande. Ad esempio conosco Turbigo in Lombardia che è all’incrocio di tante ciclovie, dal naviglio grande al canale villoresi: tutte queste possibilità devono essere messe alla luce e sicuramente il senso di una comunità aiuta. Questo si è riscontrato anche con il successo della raccolta fondi: senza questo stimolo che riferisce ad una comunità non credo che avremmo tenuto quel bel risultato!

F: certo visto ho visto che tantissime persone hanno “sostenuto” ognuna uno o più chilometri della ciclovia…davvero un’iniziativa straordinaria che ha coinvolto molte persone! Se si va sul sito www.aidainbici.it ci si può documentare, si può scaricare la traccia di tutto il percorso. Michele io spero che noi ci possiamo incontrare sull’AIDA un giorno in bicicletta perché mi devi accompagnare: vengo a fare qualche bel giro perché, da quello che ho visto, è davvero molto interessante!

M: grazie grazie Filippo!

F: ci hai dato notizie davvero importanti, ci hai erudito su quello che sta succedendo, per quanto riguarda il cicloturismo, nel mondo FIAB. Grazie Michele!

M: ciao ciao grazie a te